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Gianfranco Bucich

L'ENERGIA DELLA RETE

 

 

 

 

 

 

“Posse ipsum est omnium quiditas et hypostasis,
in cuius potestate tam ea quae sunt, qua mea quae
non sunt, necessario continentur”

 

                                       NICOLAUS VON KUES, De apice theoriae, 1464

 

1. Era sembrato molto azzardato attivare una macchina comunicativa di natura tale da possedere una doppia anima, di radice umanistica una, di radice scientifica l'altra, e pretendere che un simile apparato fosse adatto a compiere ricognizioni nelle molteplici declinazioni della tecnica, in quel vasto territorio dell'industria dove applicazione e ricerca si rincorrono a vicenda, generando infiniti processi, nella lettura dei quali è la forgia dell'arte contemporanea più significativa, in special modo il cinema.

 

 

2. Altre aziende hanno cominciato a prestare attenzione, quando non aderire ai “numeri” e “lettere” che “Atlante…” viene collazionando. Hanno individuato forse una tipologia della qualità, certo perfettibile, e un tentativo nuovo di osservare e raccontare, sostenuto da entusiasmo e passione. E allora si aprono le porte di questi luoghi della realtà contemporanea dove accadono le cose. Certo esiste ancora tanto dolore nel mondo del lavoro, e sopravvive tanto dei vecchi inferni, ma è proprio per questo che deve essere data testimonianza di situazioni nuove, di altre possibilità, di paesaggi antropici in cui l’attività lavorativa può diventare esplicazione del proprio essere.

 

 

3. Molto si potrebbe dire su ciò che è venuto meno, anche tra gli obiettivi a breve termine. Si può anche ipotizzare che il progetto di “Atlante di numeri e lettere” sarà messo definitivamente a punto, nelle sue fondamentali linee, con il prossimo numero. Per arrivare a un osservatorio di oggetti prescelti, attraverso i quali catturare materia di riflessione sulla mutante realtà. Certo, molto resta da fare per centrare gli obiettivi originari. Nei confronti delle realtà imprenditoriali, ad esempio, l’idea è di entrare in azienda, e raccontarla attraverso un progetto, una storia, un accadimento.

 

 

4. Da questa seconda occasione il baricentro tematico ha uno scarto verso l’indice, inteso come sequela di rubriche, che già in filigrana lasciano filtrare una riconfigurazione della struttura portante. É probabile che all’accentuarsi di questo processo, possa venir meno la necessità di definire di volta in volta un tema: che ora è dedicato all’energia. A sancire questa riconfigurazione è la comparsa di un sottotitolo: etica ed estetica nel divenire della tecnica. Si delineano dunque i valori fin qui rinvenuti, o meglio si confermano alcune delle intenzioni originarie, altre si chiariscono, o evolvono o cambiano, o ne vengono suscitate di nuove.

 

 

5. Le tracce culturali considerate non sembrano prive di corrispondenza. Il pensiero di Giulio Giorello, ad esempio, come un faro luminoso soccorre magnificamente questa sorta di sincretismo pancomunicativo rinvenibile nelle rotte che “Atlante di numeri e lettere” cerca di imprimere alle proprie ricognizioni. Così è per la filosofia che deve essere portata dovunque, e fatta mischiare con le altre discipline, essere parte di ogni tipo di corso di laurea.

 

 

Le immagini

           

   
 
 

 

 

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